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    Diversamente felici: esistono differenze di genere anche nella percezione della felicità?

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    Data e luogo

    21.03.2023

    Evento online organizzato da Wise Growth e Sòno APS

    Martedì 21 marzo 2023 | h. 18.30 – 20

     

    Esistono delle differenze al maschile e al femminile nella percezione della felicità? E quali sono gli elementi che la compongono e gli intrecci con il mondo del lavoro?

    Queste sono solo alcune delle domande che guideranno il dialogo tra Enrico Finzi, Presidente dell’Associazione Sòno APS, e Cristina Bombelli, Fondatrice di Wise Growth, società di consulenza sui temi della Diversity, Equity & Inclusion. Modererà il confronto Lucilla Bottecchia, partner di Wise Growth e coordinatrice dei progetti con focus sull’ambito gender equity.

    I dati della recente ricerca “Gli italiani e la felicità, promossa dall’Associazione Sòno APS offrono uno spaccato interessante, che mostra un’inedita prevalenza dei maschi italiani sul terreno del benessere esistenziale dichiarato: per la prima volta dall’inizio del secolo le donne si dichiarano ben più infelici.

    I temi che emergono dall’indagine presentano elementi di continuità col passato a fianco di aspettinuovi, legati soprattutto al periodo storico che stiamo attraversando. Inclusività, lavoro e disuguaglianze sociali sono i nodi da sciogliere per la piena felicità.

    Un dato su cui riflettere potrebbe essere la diminuzione della felicità percepita dalle persone: la quota di persone infelici è aumentata dall’autunno 2020 oppure è aumentato soltanto il numero delle donne infelici? C’è stata un’inversione di tendenza, come se la pandemia avesse aggravato da un lato, oppure aumentato la consapevolezza dall’altro, di situazioni endemiche di fatica.

    Un altro punto rilevante è quello della difficoltà nella conciliazione di aspetti personali, familiari elavorativi. Per certi versi le new ways of working hanno contribuito a rendere più evidenti alcune criticità. In particolare, i nodi organizzativi storicamente irrisolti sono venuti al pettine: lo stile di management orientato a premiare la presenza in ufficio invece che il risultato è una realtà ancora molto presente nel nostro Paese. E questo tema è diventato dirompente soprattutto per le generazioni dei Millennials e degli Z.

    L’indagine stimola una riflessione legata anche alle questioni di genere: per la prima volta, infatti, i dati affermano che le donne sono più infelici degli uomini. Nonostante l’aumentata scolarità femminile, la maggiore occupazione e lo sviluppo di alcune iniziative per promuovere contesti più equi le disparità risultano ancora evidenti. Soprattutto per quanto riguarda gli ultimi gradini della gerarchia, che restano sostanzialmente appannaggio maschile. Più ci si avvicina alle posizioni di vertice dell’azienda, più le donne diminuiscono e dal punto vista femminile emerge la necessità di un bilancio onesto tra quanto si ottiene e quanto bisogna sacrificare per la carriera. Se da un lato,quindi, è aumentata l’attenzione verso i temi di equity e la consapevolezza del proprio valore da parte delle professioniste, dall’altro non ci sono ancora riscontri concreti e cambiamenti profondi nei processi organizzativi. E questa discrepanza potrebbe avere delle ricadute sulla percezione della felicità delle donne lavoratrici.

    Nella parte conclusiva dell’indagine emerge che la felicità è molto legata al mondo delle relazioni, soprattutto per le donne. Partner, genitori, figli, colleghi, amici… un universo che richiede tempo, quel tempo che è sempre più scarso, soprattutto se il lavoro ne occupa la maggior parte.

    Una ricognizione sulla felicità e le sue cause ci aiuta a comprendere meglio anche le diverse leve motivazionali declinate al maschile e al femminile. Nonostante molte donne consideranointeressante e coinvolgente il proprio lavoro, esso non completa né esaurisce la loro identità. L’interesse femminile rimane legato sensibilmente agli aspetti relazionali, a dimensioni culturali forti e soprattutto all’esigenza di migliorare il mondo in cui si vive.

    Un ultimo punto di interesse, che stimola una riflessione conclusiva, è l’approccio diverso al potere, da parte di uomini e donne. Le dinamiche aziendali e le regole esplicite e implicite che le compongono sono state pensate dagli uomini per gli uomini. Questo incide sui processi e costruisce delle premesse differenti per lavoratori e lavoratrici.

    Di questi temi parleremo nell’evento online del 21 marzo, aperto a tutti e organizzato da Wise Growth e Sòno APS. Un’occasione di dialogo in cui le riflessioni sulla felicità delle persone si intrecceranno con le tematiche organizzative del mondo del lavoro.

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    Per info e iscrizioni: https://it.surveymonkey.com/r/eventofelicitawgsonoaps